TORNA LA PAURA DEL CITROBACTER: I BIMBI STANNO BENE
VERONA - In via precauzionale all’ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento a Verona sono sospesi i ricoveri di donne gravide al di sotto della trentratreesima settimana di gestazione visto che i nati prematuri necessitano nella maggior parte dei casi di ricovero in Terapia intensiva Neonatale.
Il provvedimento è scattato su indicazione della Commissione Infezioni Ospedaliere quando il sistema di sorveglianza per la ricerca di Citrobacter che funziona tramite screening di routine su casi asintomatici ha segnalato un risultato anomalo su tre neonati prematuri.
Fortunatamente nelle ore successive l’allarme è stato ridimensionato. L’esito delle ulteriori indagini sui piccoli è stato positivo tanto che uno è già stato dimesso, un altro si è negativizzato, mentre il terzo, pur essendo ancora positivo, non presenta segni di infezione.
Ci vorrà più tempo invece per stabilire se il batterio individuato appartenga allo stesso ceppo di quello responsabile dell’infezione scoppiata nell’ospedale di Verona quattro anni fa che colpì un centinaio di bimbi prematuri causando decessi o lesioni di alcuni neonati. All’epoca il reparto di maternità venne chiuso e successivamente bonificato.
Le disposizioni attivate in questi giorni per la Terapia intensiva neonatale non interessano i parti a termine ne gli altri reparti. Il Pronto soccorso ostetrico ginecologico rimane attivo per tutte le emergenze legate alla gravidanza a qualsiasi epoca gestazionale ed è stato attivato il servizio di trasporto in ambulanza per le partorienti pretermine già ricoverate. Stiamo parlando infatti di un microorganismo che crea problemi in soggetti particolarmente fragili come, ad esempio, i neonati prematuri che hanno un sistema immunitario particolarmente delicato.